trans
Il Corriere africano


20.03.2025 |
139 |
5
"Si alzò e si tolse gli ultimi panni di dosso..."
Era una sera di Novembre. Non avevo voglia di cucinarmi così presi il telefono e ordinai tramite app la cena facendomela portare da uno dei tanti Rider perlopiù stranieri che lavoravano in città. Stando in astinenza da un paio di settimane per impegni lavorativi che mi lasciavano ben poco tempo libero, quella di cibo non era l'unica fame che avevo quella sera...Guardai l'app per controllare a che punto era il mio ordine e vidi dalla foto e dal nome che a consegnarmelo sarebbe stato un ragazzo di origine africane di nome Yasim...la fantasia cominciò a volare...avevo sempre avuto il desiderio di essere presa da un bel ragazzo di colore e così mi venne un idea un pò pazza...
Decisi di vestirmi e truccarmi come se mi stessi preparando per un incontro e avevo intenzione di far salire il corriere a casa per vedere la sua reazione. Ma avevo pochi mimuti per farlo. Indossai di corsa perizoma aperto dietro, calze nere corte fino alle ginocchia che lasciavano scoperte le mie cosce lisce, parrucca nera a caschetto, rossetto fucsia, fard e vestito a gonna corto nera che lasciavano intravedere le forme generose del mio bel culone...modestamente il mio punto forte...
Non avevo mai fatto una cosa del genere. Ero in preda ad un mix di paura, eccitazione e stato di arrapamento fuori controllo per via delle 2 settimane di astinenza. Squillò il telefono era lui. Era sotto casa. Parlava poco italiano. Gli feci capire che non potevo scendere e che doveva salire lui a consegnarmi la cena. Del resto abito in condominio...non potevo certo scendere vestita da vacca. Volevo rimanere totalmente insospettabile...
Quando si presentò alla porta lo feci entrsre. Mi guardò in modo un pò strano. Non capivo cosa gli passava per la testa mentre mi guardava...ero totalmente imbarazzata. Mi diede la cena, lo pagai e cercai di trattenerlo offrendogli da bere. Mentre mi girai per andare verso il frigo vidi con la coda dell'occhio che il culo me lo guardava. Beneee pensaiii. Nonostante ciò dopo avergli dato un bicchiere di coca mi disse che doveva tornare al lavoro.
Peccato. Cenai placamando almeno una dei 2 appetiti che avevo immaginando come sarebbe stato l'incontro se non fosse dovuto tornare al lavoro.
Erano le 22 stavo per andare a spogliarmi quando squilla il cell. Era lui!!!. Era di nuovo sotto casa...ma non avevo ordinato nulla....
Senza farmi troppe domande lo feci salire.
Entrò e mi disse che aveva finito il turno di lavoro e mi chiese se potevo offrirgli di nuovo da bere. Presi 2 bicchieri, andai in frigo e aprii uno spumantino. Come mi girai notai con immenso piacere che mi sorrideva abbassai lo sguardo e si era già calato pantaloni e mutande. Di colpo l'imbarazzo svanii....cominciai a mordermi le labbra come faccio di solito quando sono eccitata mentre glie lo guardavo.
Almeno un 20 cm, totalmente depilato...circonciso, nero parzialmente in ereazione...posai i bicchieri e mi fiondai su quel magnifico uccello nero. In ginocchio comincio a sbocchinarlo come una maiala. Dopo 2 settimane di astinenza non avevo freni...mentre lo succhiavo lo guardavo ogni tanto per capire se gradiva...direi di si visto che con la mano mi spinse la testa facendomi arrivare in gola la cappella...
Leccai ogni cm di quel magnifico cazzo nero...palle comprese...per almeno 10 minuti...adoro succhiare un bel cazzone ma dopo averlo fatto diventare di marmo (e sopratutto dopo 2 settimsne in cui ero praticamente tornata vergine di culo) mi alzai e senza dirgli nulla sculettai verso la camera. Avevo il buco del culo già bagnato e pronto...mi piazzai a pecora sul lettone....con le natiche spalancate...entrò in camera e apoena mi vide mi diede uno schiaffone sul culo, si mise in ginocchio e infilò la fa faccia tra le mie chiappe cominciando a leccare avidamente. Non feci in tempo a rendermene conto che avevo la sua lingua che mi lavorava il buco...cominciai a gemere di piacere...cazzo se era bravo...sembrava stesse dipingendo con quella lingua...e la tela era la spacca del mio culo.
Con le mani spalancò ancora di più le chiappone e mi penetrò con la lingua fscendomi sussultare di piacere....mmmmmmmmm...
Oramai il buco era diventata una fica di burro lui capii che ero pronta...si alzò e si tolse gli ultimi panni di dosso...aveva anche un bel fisico. Asciutto ma definito. Ma il mio sguardo attraverso lo specchio che avevo davanti che rifletteva tutta la stanza era rivolto a quel magnifico uccello nero oramai in perfetta erezione.
Mentre mi guardava il culo se lo smanettava...poi all'improvviso si sputò sulla cappellona gonfia e appoggio il suo menbro tra le mie chiappe...mmmmmmm..cominciò a strusciarlo e io cominciai a rendermi conto del grosso calibro che di li a poco mi avrebbe aperto il culo...
Continuò a farsi una spagnola tra le mie chiappe...fino a quando non sentii la sua cappella appoggiarsi sul buco....
Lo aveva bello grosso e io ero fuori allenamento....non feci in tempo a rendermene conto che cominciò a spingere...cominciai a fare resistenza col buco. Stavo per dirgli di fermarsi quando il buco cedette e la cappellona sprofondò in profondità. Fece un male cane e non ebbi nemmeno il tempo di urlare che cominciò a stantuffare di brutto con colpi secchi e profondi...Io ero totalmente stordita dal dolore mentre sentivo l'uccello nero farsi strada in profondità....
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Il Corriere africano:
